Com’è cambiato il ruolo del padre negli ultimi anni? Quanto è importante l’amore paterno per la crescita di un figlio?
Oggi il ruolo di padre assume forme e connotazioni diverse rispetto al passato. Questo cambiamento è il riflesso di una cultura sempre più fluida in cui il padre non è più necessariamente quello che porta a casa il pane e impartisce la disciplina in famiglia. Può essere single o sposato; lavoratore o casalingo; gay o eterosessuale; adottivo o biologico, ecc. Da una ricerca psicologica su famiglie aventi ogni genere di background culturale emerge che l’affetto del padre e il suo coinvolgimento attivo nella vita di famiglia favorisce lo sviluppo emotivo e sociale dei figli.
Circa tre secoli fa, con l’avvento dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione, i padri, sempre più impegnati nel lavoro, erano spesso lontani dalle famiglie se non addirittura assenti. I crescenti tassi di abbandono del nucleo familiare portarono allo sviluppo di programmi di assistenza sociale per aiutare le donne vedove o non sposate a sostenere i propri figli.
Nelle decadi più recenti, il cambiamento del ruolo economico delle donne ha fortemente influenzato il ruolo dei padri. Tra il 1948 e il 2001, la percentuale di donne in età lavorativa impiegate o in cerca di lavoro è quasi raddoppiata, da meno del 33% a oltre il 60%. L’ aumento del loro potere finanziario ha reso meno necessario il sostegno finanziario paterno in alcune famiglie. In parallelo con la crescente autonomia delle donne, le tendenze correlate come il declino della fertilità, l’aumento dei tassi di divorzio e nuovo matrimonio e il parto al di fuori del matrimonio hanno portato a una transizione da ruoli tradizionali a molteplici e indefiniti per molti padri. I padri di oggi hanno iniziato ad assumere ruoli molto diversi dai padri delle generazioni precedenti.
La ricerca sullo sviluppo infantile si è storicamente concentrata maggiormente sulle madri come riferimento fondamentale nella crescita dei figli. Negli ultimi 20-30 anni, ha cominciato a interessarsi sempre più ai padri.
Ciò è dovuto al ruolo crescente che i padri dei giorni nostri svolgono nel caregiving. Uno studio condotto dall’Istituto nazionale per la salute infantile e lo sviluppo umano (NICHD) ha rilevato che i padri tendevano ad essere maggiormente coinvolti nella crescita dei figli quando:
- lavoravano meno ore rispetto ad altri padri;
- avevano caratteristiche psicologiche positive (ad esempio, alta autostima e capacità di affrontare bene i principali compiti dell’età adulta, minori livelli di depressione e ostilità);
- le madri lavoravano più ore rispetto alle altre madri;
- le madri riferivano una maggiore intimità coniugale; e
- quando i bambini erano maschi.
Altre ricerche sul ruolo dei padri suggeriscono che l’influenza dell’amore paterno sullo sviluppo dei bambini sia importante quanto l’influenza dell’amore di una madre. L’amore paterno aiuta i bambini a costruire quel “senso del loro posto nel mondo” che permette a sua volta lo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo. Inoltre, i bambini che ricevono più amore dai loro padri hanno meno probabilità di lottare con problemi comportamentali o di abuso di sostanze.
In caso di divorzio, è spesso difficile per i padri mantenere il loro ruolo genitoriale. La maggior parte dei padri divorziati non riceve la piena custodia dei figli. Di conseguenza, mantenere il proprio ruolo può risultare difficile anche a causa della minore quantità di tempo passata insieme. Tuttavia, non è la frequenza del contatto tra padre e figlio, ma piuttosto la qualità del tempo passato insieme che contribuisce al benessere del bambino. La ricerca ha rilevato che i fattori chiave che contribuiscono a una sana crescita dei figli dopo il divorzio includono:
- adeguatezza genitoriale (capacità di fornire sostegno emotivo, monitorare e proteggere le attività dei bambini, impartire disciplina in modo autorevole e mantenere nei figli aspettative adeguate all’età),
- possibilità di vedere frequentemente il genitore che è andato a vivere altrove;
- disposizioni di custodia adeguate (numerose visite padre-figlio, regolari assegni di mantenimento);
- bassa conflittualità genitoriale, e
- genitori psicologicamente sani.
I patrigni possono incontrare molte difficoltà nel nuovo ruolo genitoriale. Devono costruire relazioni sane con gli ex-coniugi per favorire lo sviluppo sano dei loro figli biologici e potrebbero essere necessari anni prima che vengano accettati come genitori “reali” dai figli adottivi. La ricerca ha rilevato che il tipo di famiglia separata in cui i bambini crescono meglio è quello in cui i genitori formano una solida e impegnata collaborazione in modo che possano non solo coltivare il loro matrimonio, ma anche crescere efficacemente i propri figli. Questi genitori non hanno né trasmettono aspettative non realistiche su come dovrebbe essere la famiglia.
In sintesi, il padre dei giorni nostri può contribuire alla salute e al benessere dei propri figli mantenendo un rapporto sano con l’altro genitore anche in caso di divorzio, fornendo supporto emotivo e pratico, seguendo attentamente la crescita dei figli impartendo disciplina; e, soprattutto, rimanendo una presenza stabile e amorevole nelle loro vite.
(tratto da “The changing role of the modern day father”, American Psychological Association)